la povertà nella diocesi ambrosiana - dati 2023

Poverta nella diocesi ambrosiana data 2023

la povertà nella diocesi ambrosiana dati 2023

Rapporto povertà Caritas Ambrosiana 2023

Cinquant’anni al servizio e al fianco dei poveri ci hanno insegnato tante cose. Anzitutto, che la povertà è una condizione umana che merita di essere salvaguardata dalla tentazione, sempre strisciante e sempre rinascente – nella società, nella cultura, nella politica –, di farne un motivo di colpevolizzazione di chi la subisce. In secondo luogo, ci hanno insegnato che si tratta di un fenomeno complesso, multidimensionale, cangiante: non un monolite immodificabile nel tempo, ma la spia di mutamenti sociali ed economici tra loro intrecciati, che tendono irrimediabilmente a lasciare qualcuno da parte. A produrre “scarti umani”, come direbbe Papa Francesco: inclinazione che, per essere combattuta, va attentamente osservata nel suo evolvere, monitorata nei suoi slittamenti, studiata nelle sue motivazioni.

A questo lavoro di osservazione, monitoraggio e studio si dedicano quotidianamente i centri d’ascolto Caritas. Ognuno di essi accoglie persone in difficoltà, ne raccoglie i racconti e le richieste, le orienta ai servizi e ai percorsi che possono fornire risposte. Ma l’operato dei centri non sarebbe completo, e completamente produttivo, se l’ascolto e l’accompagnamento delle persone in povertà non alimentasse anche un database di conoscenze, un repertorio di evidenze che assume una forma statistica, risponde a una vocazione pedagogica (perché le Caritas non devono mai dimenticare di animare e rendere consapevoli le comunità di cui sono parte), infine non disdegna di alimentare una coscienza “politica” (naturalmente non per indirizzare il consenso, ma per contribuire alla costruzione di una città più umana, più fraterna, più giusta).

L’Osservatorio delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana raccoglie da 24 anni in un Rapporto sulle povertà nella diocesi il repertorio dei dati, e delle tendenze che se ne possono ricavare, scaturiti dal lavoro di centinaia di centri d’ascolto, parrocchiali, cittadini, decanali. Il campo di osservazione, unificato dall’utilizzo di un comune strumento di rilevazione ed elaborazione informatica dei dati, si va facendo ogni anno più ampio, e dunque sempre più rappresentativo dei fenomeni di povertà che, nella realtà, corrodono la società milanese e lombarda. E che magari sfuggono alla statistica o quantomeno alla conoscenza pubblica, perché diverse persone in difficoltà che si rivolgono a Caritas non entrano nei radar dei servizi sociali o sanitari istituzionali.